di Mario D’Ambrosio
Introduzione
La balbuzie è un disturbo del neurosviluppo con sintomi che interessano il ritmo e la fluidità dell’eloquio, con la manifestazione di alcune irregolarità come ripetizioni, prolungamenti e blocchi (A.P.A., 2013). Gli studi sui correlati neurofunzionali e strutturali della fluidità e/o della disfluenza, confermano l’ipotesi di una diversità neurolinguistica delle persone con balbuzie (PCB), rispetto ai normofluenti. I primi studi in argomento risalgono all’opera di Orton (1927) e Travis (1931), ancora incerti sul piano metodologico, ma pionieristici per le intuizioni sottostanti, in quanto per primi iniziavano a rapportare la balbuzie all’organizzazione emisferica a partire dalla correlazione col mancinismo. Da quegli anni in poi, prima di arrivare alle più moderne e raffinate tecniche di neuroimaging attuali, gli studiosi hanno condotto diverse ricerche su come la specializzazione emisferica si caratterizzi nella disfluenza. Continua a leggere