Balbuzie, Mario D'Ambrosio, Psicologo e Psicoterapeuta, Curare la Balbuzie Napoli, Cura Balbuzie, Curare la Balbuzie, Metodo per curare la Balbuzie, Cura Balbuzie, Terapia Balbuzie, Corsi Balbuzie, Corsi Balbuzie Napoli, Corsi per la Balbuzie, Balbuzie, Mario D'Ambrosio, Psicologo e Psicoterapeuta, Curare la Balbuzie Napoli, Cura Balbuzie, Curare la Balbuzie, Metodo per curare la Balbuzie, Cura Balbuzie, Terapia Balbuzie, Corsi Balbuzie, Corsi Balbuzie Napoli, Corsi per la Balbuzie, Balbuzie, Mario D'Ambrosio, Psicologo e Psicoterapeuta, Curare la Balbuzie Napoli, Cura Balbuzie, Curare la Balbuzie, Metodo per curare la Balbuzie, Cura Balbuzie, Terapia Balbuzie, Corsi Balbuzie, Corsi Balbuzie Napoli, Corsi per la Balbuzie,
Navigation
  • La Balbuzie
  • Attività
  • Corsi E.C.M.
  • Articoli
  • Pubblicazioni
  • Video
  • Contatti

Trattamento Strategico

Paradigmi teorici di riferimento
Sebbene ci si muova dentro la cornice teorica della Cognitive Behavior Therapy (CBT) tradizionale, data la specificità dei disturbi trattati (balbuzie e cluttering) – i quali presentano importanti connotazioni riferibili al neuro sviluppo – il paradigma della Terapia Cognitivo-Comportamentale viene ampliato con il contributo di diverse teorie che afferiscono da altre discipline. L’approccio praticato estende e integra il paradigma di base con le teorie più strettamente psicolinguistiche della disfluenza con importantissimi apporti teorici che arrivano dalla ricerca in psicologia cognitiva e da diversi settori delle neuroscienze. L’estensione teorica va dalla modularità post-fodoriana alla concettualizzazione del sistema attentivo ed esecutivo, dal riconoscimento del ruolo svolto dal sistema dei neuroni specchio nello sviluppo del linguaggio all’azione dell’attività autonomica nella regolazione dell’ingaggio sociale e della fonazione.

Concetti chiave
Il rapporto tra emozioni e disfluenza è considerato in quest’approccio secondo due prospettive integrate. La prima, riguarda la definizione degli stati psicopatologici e delle condizioni psico-emotive disfunzionali che si associano ai disturbi di fluenza e si focalizza sul contributo offerto dalla CBT nella cura di tali disturbi. La seconda prospettiva, presupponendo un’eziologia multifattoriale dei disturbi della fluenza, dove l’area emotiva contribuisce all’insorgenza e al mantenimento del disturbo insieme a componenti neuropsicologiche, psicolinguistiche e attentive, approfondisce l’apporto degli stati emotivi disfunzionali nella determinazione dei blocchi, nella distruzione della parola e nella disorganizzazione del discorso, così come capita alle persone disfluenti. In quest’ottica si individua nelle tecniche di autocontrollo e di autoregolazione afferenti alla CBT un contributo diretto al miglioramento della fluidità verbale, comprese le tecniche di biofeedback e neurofeddback. Il trattamento di CBT proposto, oltre ai più classici interventi in ambito cognitivo, comportamentale e psicofisiologico, si avvale anche di training neuropsicologici diretti alla modularizzazione funzionale, e nelle età maggiori, alla rimodularizzazione funzionale e alla compensazione della fluenza tramite l’azione del sistema attentivo ed esecutivo.

Modalità operative elettive dell’intervento clinico
1. Esordio e seconda infanzia -Nel corso dell’età infantile il lavoro clinico con i genitori costitusce uno dei nuclei fondamentali del trattamento. Sussiste un marcato bisogno di intervenire già a partire dalla seconda infanzia in quanto, in questo periodo, si sviluppa e si consolida gran parte del processo di modularizzazione del linguaggio. La ricerca suggerisce che i casi trattati con programmi di tipo comportamentale, dove si insegna ai genitori a rinforzare il parlare fluente, migliorano significativamente di più rispetto a quelli non trattati e, praticamente, in modo irreversibile.
2. terza infanzia – Col passaggio alla terza infanzia si delineano condizioni nuove sia in termini di difficoltà che in termini di opportunità di intervento. Gli elementi che pesano negativamente partono dallo stato di modularizzazione del linguaggio già più avanzato, pertanto ci si confronta con una maggiore persistenza e automatizzazione delle disfunzioni. In questi anni inoltre sono possibili le prime manifestazioni di ansia sociale con le relative conseguenze in ambito comportamentale. Sul lato delle opportunità, si annota la disponibilità crescente di nuove abilità, in particolare quelle relative alla letto-scrittura, nonché le abilità meta-linguistiche e meta-cognitive. Tutte insieme le nuove risorse permettono l’accesso più completo ai training neuropsicologici diretti alla stimolazione e alla maggiore attivazione dell’emisfero cerebrale che coordina e integra le funzioni verbali (generalmente il sinistro). La disponibilità di maggiori risorse attentive (e laddove siano scarse sono potenziabili anche con tecniche di neurofeedback) fanno da base al controllo e alla compensazione della fluenza sotto l’azione del sistema attentivo/esecutivo, puntando nel tempo alla correzione degli automatismi disfunzionali. Infine, col crescere delle capacità di introspezione e di consapevolezza emotiva, si prospettano le condizioni per sostenere l’adattamento emotivo attraverso la terapia cognitiva.
3. pubertà, adolescenza, età adulta – Nei periodi successivi della pubertà e dell’adolescenza, si aggiungono alle già presenti difficoltà, le complicazioni aspecifiche delle nuove fasi (per es. la particolare difficoltà di auto-accettazione tipica dell’adolescenza) e quelle più specifiche dei disturbi di fluenza, che vanno dalla modularità disfunzionale (sempre più incapsulata) alle pregresse esperienze di insuccesso nei tentativi di cura già maturati, accanto alle complicazioni collegate alle modificazioni dello sviluppo (per es., è provato il rapporto significativo tra livelli di testosterone e balbuzie), con effetti sul funzionamento e sull’anatomia dell’apparato fonatorio e sulla regolazione del Sistema Nervoso Autonomo. Tuttavia, le ulteriori crescenti risorse cognitive dell’adolescenza e successivamente dell’età adulta, permettono di ottimizzare per questi periodi l’aiuto offerto dalla CBT, anche con interventi maggiormente indirizzati al controllo diretto dell’attività autonomica con tecniche di biofeedback e neurofedback e all’autogestione di percorsi di generalizzazione e consolidamento dei risultati con programmi di homework.

Banner-Fiat-Vox

La Balbuzie

• Cosa è la Balbuzie
• Quando Curarla
• Trattamento Strategico

I Corsi

• Corsi per Professionisti
• Corsi per Persone che Balbettano
• Terapie Individuali

I Libri sulla Balbuzie

• Scacco alla Balbuzie in Sette Mosse
• Balbuzie – Percorsi teorici e clinici integrati

© 2006 - 2023 Mario D'Ambrosio, Studio: via Edoardo Nicolardi, 5 - 80046 - San Giorgio a Cremano (NA) | M. 329 221 86 46 | EM. info@mariodambrosio.it
P.Iva 02978961213 | Designed by: DPI Studio

Per offrirti la migliore esperienza utente possibile questo sito utilizza cookies.Maggiori Info. Continuando la navigazione sul sito autorizzi l’uso dei cookies. Autorizzo ed Accetto
Privacy & Cookies Policy

Necessari Sempre abilitato

Non necessario