Mario D’Ambrosio*
*Psicologo-Psicoterapeuta
Napoli
Pubblicato su “I care” n. 39-1, pag. 19-23 (2014)
Introduzione
Il biofeedback attiva un flusso di informazioni che permette di estendere la consapevolezza della persona fino a coprire parte della propria attività autonomica. Questa sua caratteristica lo inserisce tra i rimedi indicati per i disturbi con implicazioni neurovegetative. In pratica le reazioni autonomiche entrano in un’area di influenza del soggetto, il quale impara a gestirle attraverso la modificazione volontaria dei segnali correlati ad uno o più parametri monitorati, in funzione degli obiettivi definiti nell’ambito di un piano di trattamento di un disturbo dato.